Morte A Venezia

un film di Luchino Visconti, 1972

Piccola Arena de I Antichi

Piccola Arena de I Antichi - GIUGNO 2017

Paese di produzione: Italia, Francia, Stati Uniti. Anno: 1971. Durata: 130 min. Genere: drammatico. Regia: Luchino Visconti. Soggetto: Thomas Mann. Sceneggiatura: Nicola Badalucco e Luchino Visconti. Produttore: Luchino Visconti. Produttore esecutivo: Mario Gallo. Casa di produzione: Warner Bros. Fotografia: Pasquale De Santis. Montaggio: Ruggero Mastroianni. Musiche: Gustav Mahler, Franz Lehár, Modest Mussorgsky e Ludwig van Beethoven. Scenografia: Ferdinando Scarfiotti. Costumi: Piero Tosi.

Interpreti e personaggi. Dirk Bogarde: Gustav von Aschenbach. Romolo Valli: direttore dell'albergo. Mark Burns: Alfred. Nora Ricci: governante. Marisa Berenson: signora von Aschenbach. Carole André: Esmeralda. Björn Andrésen: Tadzio. Silvana Mangano: madre di Tadzio. Leslie French: agente di viaggi. Franco Fabrizi: barbiere. Antonio Apicella: il girovago. Sergio Garfagnoli: Jaschu, giovane polacco. Ciro Cristofoletti: ragazzo dell'hotel. Luigi Battaglia: monello.

Venezia, 1911, il compositore Gustav von Aschenbach si reca al Lido, all'Hotel des Bains, per un periodo di riposo al fine di riprendersi da una crisi cardiaca di cui aveva sofferto qualche tempo prima. Qui, il maturo protagonista resta colpito dalla bellezza efebica di un giovanissimo polacco, Tadzio, che frequenta la spiaggia dell'hotel. Se ne infatua, e l'innamoramento provoca nel suo animo una crisi profonda che lo porta, da un lato a contrastare questo suo sentimento, e dall'altro a volerlo assecondare vivendone tutte le emozioni.

Egli deciderà alla fine di rimanere silenziosamente accanto al ragazzo, limitandosi a osservarlo ed a cercare di continuo a resistere alle sue emozioni a cui, però, cederà spesso, tanto da ricorrere alla tintura dei capelli e a un trucco pesante, presso un barbiere, nell'illusione di conservare una giovinezza ormai superata. Gustav non lascerà più Venezia, nonostante gli sia ormai chiaro che vi imperversa un'epidemia di colera. Sempre più debole, trascorrerà i suoi ultimi momenti sulla spiaggia del Lido in contemplazione del suo amato.

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