La leggenda di Kociss

Nel quarantesimo anno della scomparsa
di Silvano Maistrello

Quarant'anni fa, il 12 maggio del 1978, in una giornata limpida di sole e di vento, terminava la sua giovane vita Silvano Maistrello in arte Kociss, veneziano di Castello, ladro e rapinatore. L'ultimo e il più leggendario dei banditi veneziani. Specialista in evasioni e in imprese acrobatiche ai limiti delle possibilità umane. L'uomo che non sparava mai, che non ha mai ucciso ne' ferito. L'uomo che rubava solo ai ricchi e alle banche. L'uomo che aiutava i poveri del suo sestiere. Tutto quello che serviva, insomma, per farne un mito. Una leggenda senza tempo. Ancora popolarissimo e amatissimo nella sua città che non smette di ricordarlo.

Per questo, nel quarantennale della scomparsa, Kociss verrà ricordato dalla Compagnia de Calza «I Antichi» - gruppo storico tra i più nobili e antichi della città, con radici profonde nella società veneziana - con un evento speciale in programma sabato 12 maggio 2018 alle ore 18 nel Teatrino di Verzura Ciucco Angiolieri della nuova sede della Compagnia a San Trovaso.

Sarà uno spettacolo di parole, musiche e canzoni, uguale ma diverso a quelli succedutisi negli ultimi cinque anni, sempre nel nome di Kociss, e sempre a cura degli Antichi. Lo spettacolo è tratto dal libro Kociss, passione e morte dell'ultimo bandito veneziano (Milieu Edizioni) uscito nel 2013, e scritto dal giornalista e scrittore veneziano Roberto Bianchin, che contiene un'intervista fatta in carcere allo stesso Kociss, e il diario della sorella, Annamaria Maistrello, che sarà presente alla rappresentazione. Allegato al libro, un disco dedicato alla storia di Kociss, scritto e cantato da Giovanni Dell'Olivo, uno dei più apprezzati cantautori veneziani, accompagnato dalla magica voce di Serena Catullo.

E saranno proprio Bianchin, Dell'Olivo e Catullo a raccontare dal vivo l'avventura di Kociss, Bianchin con le sue parole, Catullo con la sua voce, Dell'Olivo con la sua chitarra e la sua voce. La serata sarà dedicata in particolare al racconto delle ultime ore di Kociss, quelle della sua morte, quando venne ucciso dalla polizia mentre fuggiva a bordo di un barchino dopo una rapina. Uno scontro a fuoco, fu la versione ufficiale fornita dalle autorità. Basandosi su documenti originali dell'epoca, l'autore ha smontato la versione ufficiale dimostrando che si trattò in realtà di un assassinio, dal momento che Kociss e il suo complice non spararono un colpo, mentre i poliziotti quattordici. E qui il racconto cessa di essere spettacolo e, nel ristabilire una verità negata, diventa civile canto di giustizia.

Introdurrà la serata il Gran Priore de I Antichi Luca Colo de Fero Colferai. La regia è la direzione artistica sono di Roberto Bianchin.

L'ingresso è libero, ma la prenotazione è consigliata.

Ombre & Cicheti sono a pagamento.