horror, regia di Augusto Caminito, Mario Caiano (licenziato), Luigi Cozzi (non accreditato), Klaus Kinski (non accreditato), Maurizio Lucidi (non accreditato); colore; durata un'ora e trentasette minuti. Con Klaus Kinski; Christopher Plummer; Donald Pleasence; Barbara De Rossi; Yorgo Voyagis; Anne Knecht; Elvire Audray.
La patrizia veneziana Helietta Canins (Barbara De Rossi) invita uno studioso inglese, Paris Catalano (Christopher Plummer), esperto in vampirismo, per debellare la maledizione che ancora grava nel suo palazzo. Due secoli prima, infatti, mentre nel 1786 a Venezia imperversavano carnevale e peste, una sua ava era stata vittima del vampiro e con lui svanita nel nulla. Nei sotterranei del palazzo tuttora esiste un misterioso sarcofago cerchiato di ferro in cui forse si cela il non morto Nosferatu (Klaus Kinski)...
Inspiegabile seguito tutto veneziano del Nosferatu, il principe della notte del 1979 diretto da Werner Herzog, il film fu funestato dalla megalomania del declinante Klaus Kinski che impose registi bizze e guizzi da primadonna (per esempio il rifiuto di radersi la senescente capigliatura come nel primo capolavoro) rovinando tutte le buone intenzioni degli arditi direttori e produttori. Il risultato è un bizzarro miscuglio di implausibilità e genio (con una gelida fotografia niente male) che fomentò ammiratori scatenati e implacabili detrattori. Giudizio morale ed estetico: orribilmente e splendidamente inattuale.
