Il Reduce di Ruzante

Un capolavoro cinquecentesco
Nel Teatro Giardino de I Antichi

I Antichi inaugurano la prima estate del Piccolo Teatro Giardino Veneziano con un capolavoro cinquecentesco del grande Ruzante riproposto dall'associazione culturale «Il Portico - Teatro Club».
Programma della Serata

Apertura con Aperitivo
ore 20:00

Inizio spettacolo ore 20:30 circa.

A seguire Bacareto de I Antichi con Piatti Caldi - Cicheti Assortiti - Dolci - Ombre Bottega - Spiriti Alexander.
INGRESSO LIBERO - CONSUMAZIONI A PAGAMENTO
GRADITISSIMA LA PRENOTAZIONE!!!

Ruzante - Il Reduce
note a cura di Teatro Club

L’avventura teatrale del Ruzante, la singolarità del suo teatro consiste nella tematica originale di un teatro fondato su un “personaggio contadino”. La Regione Veneto fino a pochi decenni fa era ancora considerata territorio agricolo.

Un contadino che parla un dialetto strano e incomprensibile quasi uno scontro tra il linguaggio letterario del tempo e quello pavano dei contadini, quasi un annullamento di ogni possibilità di dialogo fra il mondo contadino e quello colto.

Non dimentichiamo che l’opera di Ruzante, uno degli autori più grandi del Rinascimento italiano, scompare quasi subito dalla cultura del nostro paese.

Forse un problema di censura dettato dalla libertà del linguaggio pavano e dalla tematica sessuale strettamente legata allo stesso. Di qui la sua rimozione dalla letteratura teatrale canonica.

Il dialetto è una scelta di carattere sociale ma una scelta provocatoria nei confronti di un ambiente erudito e raffinato quale quello in cui viveva lo stesso Angelo Beolco detto il Ruzante.

Il Teatro Club ha ritenuto stimolante rileggere e riproporre un autore così vicino alla nostra cultura e apportatore di quell’ansia sociale propria del nostro tempo nel ricordo di eccellenti interpretazioni che ne hanno dato grandi attori sia a livello professionistico che amatoriale.

I desolati contadini del Ruzante, carichi di una comicità trasparente dal testo, sono umiliati e offesi dal mondo che li circonda tanto che la loro vita passa velocemente dalla farsa alla tragedia.

L’amore, la fame, la violenza, il sesso, la miseria, la fatica di vivere fanno parte della vita dell’uomo e della storia dell’umanità di ogni tempo: ieri, oggi, domani.

L’amore è trattato dal Ruzante in modo quasi primitivo, selvaggio. La violenza è bestiale e istintiva. Significativa la presenza femminile rappresentata da donne ambigue e sfrontate.

Ruzante usa il modulo di teatro diretto allo spettatore (monologo-dialogo), proiettato verso la platea che così riscopre il valore e l’anima dell’autore.

Personaggi e interpreti:
PROLOGO / EPILOGO
Un villano Bruno Pietro Spolaore

REDUCE
Ruzante Andrea Ghedin
Menato Marco De Cassan
Gnua Laura Favaretto
Schiavone Lorenzo Dolfin

MUSICA / VOCE Flavia Del Giudice

REGIA Gabriele Ferrarese

Associazione Culturale “Il Portico - Teatro Club”

Inteso il teatro come “luogo di incontro umano”, in cui le tematiche dell’autore trovano estrinsecazione nel gioco fittizio della scena, i componenti l’Associazione artistica Associazione Culturale “Il Portico - Teatro Club”, sorta da collettiva aspirazione nel 1979, si sono orientati in una formula di analisi e di proposte.

Preferiti i testi enucleati, in prevalenza, da convenzionali repertori, il Teatro Club ha portato finora al proscenio opere di particolare impegno, con un taglio interpretativo e registico che evidenzia costante tendenza ad esperienze estetiche e di innovazione.

Collateralmente alla partecipazione a rassegne teatrali allettanti, tra le quali ricordiamo i riconoscimenti ricevuti a Genova “Teatro Gustavo Modena” con la commedia “Nudo alla Meta” di Enzo Duse, a Roma Teatro Anfitrione con la commedia “Il contrattempo o sia il chiacchierone imprudente” di Carlo Goldoni, a Napoli Teatro Mercadante con la commedia “Gli amati timidi” di Carlo Goldoni, a Marghera Teatro Aurora con la commedia “La chitara del papà” di Giacinto Gallina, a Rovigno (HR) Teatro Gandusio con la commedia “I rusteghi” di Carlo Goldoni, ad Asolo Teatro dei Rinnovati con la commedia “L’avocato difensor” di Mario Morais, e alla presenza nei teatri di numerose altre città, gli attori della compagnia non hanno trascurato di intervenire nel territorio, segnatamente per i giovani studenti e per gli anziani. Tant’è che le singole produzioni sono state allestite con soluzioni tecniche e scenografie adattabili a qualsiasi ambiente.

Repertorio:
Fiorina di A. Beolco detto il Ruzante; Le done de casa soa di Carlo Goldoni, Una famegia in rovina di Giacinto gallina, Un curioso accidente di Carlo Goldoni, I rusteghi di Carlo Goldoni, Il patriarca dei poveri di Giovanni Pagan, Chi la fa l’aspetta di Carlo Goldoni, Girotondo veneziano da Carlo Goldoni, Gli amanti timidi di Carlo Goldoni, Giorgio Dandin di Moliere, Serenissima di Giacinto Gallina, Nudo alla meta di Enzo Duse, Il Contrattempo o sia il chiacchierone imprudente di Carlo Goldoni, L’avocato difensor di Mario Morais, La chitara del Papa di Giacinto Gallina, La donna di maneggio di Carlo Goldoni, Il prodigo o sia Momolo sula Brenta di Carlo Goldoni; OOOOH LA FARSA!!!! di anonimo; Impicci e Bisticci da Carlo Goldoni; Strighe! Racconti dal scuro. Da autori veneti. Spettacolo proposto nell’ambito di “spettacoli di mistero” della Regione Veneto; “RUZANTE AMORE MIO – Prologo, Bilora, Reduce, Epilogo” di Angelo Beolco detto il Ruzante, La Pupilla di Carlo Goldoni, Il Trucco, liberamente tratto da “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare.